L’EMDR ( Eye Movement Desensitization and Reprocessing, cioè  desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio psicoterapeutico complesso e strutturato volto al trattamento delle esperienze di vita disturbanti e traumatiche.
L’efficacia dell‘EMDR da un punto di vista scientifico è stata dimostrata in tutti i tipi di trauma, e sono molto soddisfatta dei cambiamenti profondi e duraturi che questo metodo mi permette di raggiungere. Spesso lo utilizzo per alleviare i malesseri psicosomatici e l’ansia da prestazione; per rafforzare il senso di auto-efficacia in campo lavorativo, sportivo e performativo in generale,  per migliorare i livelli di autostima dei mie pazienti, i lo shock un incidente, un lutto, un intervento chirurgico, una diagnosi medica nefasta, ecc


La psicoterapia con l’Emdr può in alcuni casi essere breve, molto mirata e con una durata di pochissime sedute, in altre situazioni può essere più lunga, a seconda della situazione psicologica del paziente. 

L’EMDR considera la patologia come un’informazione immagazzinata in modo non funzionale e si basa sull’ipotesi che ci sia una componente fisiologica in ogni disturbo o disagio psicologico. Quando avviene un evento ”traumatico” viene disturbato l’equilibrio eccitatorio/inibitorio  necessario per l’elaborazione dell’informazione, che rimane perciò “congelata” e inelaborata, dando origine a patologie e disturbi psicologici.

Per concludere…

L’EMDR può collocarsi all’interno di un percorso terapeutico più ampio, come approfondimento di una certa tematica, o da solo come trattamento specifico. Io personalmente lo utilizzo sempre di più come trattamento specifico.
Questo metodo ha un approccio globale, dal momento che si rivolge all’evento passato, al disturbo presente e ai pensieri desiderati per il futuro.
Durante l’EMDR il paziente rimane cosciente: non siamo quindi di fronte a una tecnica di ipnosi; non ci sono controindicazioni particolari: può essere fatto da chiunque sia in grado di affrontare un percorso psicoterapeutico.

Diversi tipi di esperienze traumatiche:
Le esperienze traumatiche in cui si rivela efficace sono ad esempio:
-traumi subiti nell’età dello sviluppo;
-eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutti, malattie, crisi lavorative, difficoltà coniugali…)
-eventi stressanti al di fuori delle comuni esperienze umane come disastri naturali (terremoti, inondazioni…) o provocati dall’uomo (incidenti gravi, violenze, torture…)                                                             

Per ulteriori informazioni e per fissare un appuntamento per un trattamento EMDR presso il nostro Studio, visitate la nostra sezione Contatti.                                                                                     

http://www.emdr.it

 

                                                                    IL TRAUMA

COSA SI INTENDE PER TRAUMA PSICOLOGICO?

Sono state date molte definizioni di Trauma Psicologico nel corso della storia, ma cosa si intende davvero con questo termine? Ci può venire in aiuto l’etimologia stessa della parola, che deriva dal greco e che vuol dire “ferita”. Il trauma psicologico, dunque, può essere definito come una “ferita dell’anima”, come qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive.

Esistono diverse forme di esperienze potenzialmente traumatiche a cui può andare incontro una persona nel corso della vita. Esistono i “piccoli traumi”, ovvero quelle esperienze soggettivamente disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intesa. Si possono includere in questa categoria eventi come un’umiliazione subita o delle interazioni brusche con delle persone significative durante l’infanzia. Accanto a questi traumi di piccola entità si collocano i traumi gravi, ovvero tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care. A questa categoria appartengono eventi di grande portata, come ad esempio disastri naturali, abusi, incidenti etc.

Non tutte le persone che vivono un’esperienza traumatica reagiscono allo stesso modo. Le risposte subito dopo uno di questi eventi possono essere moltissime e variare dal completo recupero e il ritorno ad una vita normale in un breve periodo di tempo, fino alle reazioni più gravi, quelle che impediscono alla persona di continuare a vivere la propria vita come prima dell’evento traumatico.

COSA SUCCEDE DOPO UN EVENTO TRAUMATICO?

L’essere stato vittima di un evento traumatico porta a conseguenze che possono essere riscontrabili non solo a livello emotivo, ma lasciano il segno anche nel corpo di chi è sopravvissuto a uno di questi eventi. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che le persone che hanno vissuto traumi importanti nel corso della vita portano i segni anche a livello cerebrale, mostrando, ad esempio, un volume ridotto sia dell’ippocampo che dell’amigdala. Queste scoperte, avvenute negli ultimi anni grazie all’utilizzo di strumenti di indagine sempre più sofisticati, gettano luce sulla stretta connessione mente-corpo. Ciò che ha un impatto emotivo molto forte si ripercuote anche a livello corporeo, quindi, risulta evidente che intervenire direttamente sull’elaborazione di questi eventi traumatici abbia un effetto anche la neurobiologia del nostro cervello.

Subito dopo aver vissuto un evento traumatico il nostro organismo e il nostro cervello vanno incontro ad una serie di reazioni di stress fisiologiche, che nel 70-80% dei casi tendono a risolversi naturalmente senza un intervento specialistico. Questo avviene perché l’innato meccanismo di elaborazione delle informazioni presente nel cervello di ognuno di noi è stato in grado di integrare le informazioni relative a quell’evento all’interno delle reti mnestiche del nostro cervello, rendendolo “digerito”, ricollocato in modo costruttivo e adattivo all’interno della nostra capacità di narrare l’accaduto. Ma cosa succede quando questo non avviene?

Alcune persone continuano a soffrire per un evento traumatico anche a distanza di moltissimo tempo dall’evento stesso. Spesso riportano di provare le stesse sensazioni angosciose e di non riuscire per questo motivo a condurre una vita soddisfacente dal punto di vista lavorativo e relazionale. In questi casi, quindi, il passato è presente.

Questo quadro sintomatologico, che può arrivare fino a delinearsi in un Disturbo da Stress Post-Traumatico, è caratterizzato appunto dal “rivivere” continuamente l’evento traumatico, continuando a provare tutte le emozioni, sensazioni e pensieri negativi esperiti in quel momento. E’ proprio quando ci si rende conto che le reazioni sono di questo tipo e che la sofferenza è significativa che è necessario chiedere aiuto ad uno specialista.

Di seguito vengono riportate alcune informazioni importanti da tenere presente quando si ha a che fare con persone che sono state esposte ad un evento traumatico. Esse possono essere un valido aiuto per comprendere quali siano le risposte tipiche a seguito di un evento di tale portata e quando è necessario intervenire con un supporto specializzato. 

                                                                                               

 

Di COSA ABBIAMO BISOGNO QUANDO SUBIAMO UN’ESPERIENZA TRAUMATICA?
  1. Avere una persona con cui parlare dei propri pensieri e sentimenti.
    È importante considerare il fatto di aver bisogno di un aiuto di una persona di fiducia per superare il momento.
  2. Cercare di mantenere la routine quotidiana, per esempio tornare al lavoro al più presto, anche se la capacità lavorativa sarà ridotta perché ci si potrebbe stancare facilmente.
  3. Essere consapevoli che, anche se le reazioni e le emozioni sono forti, questo è normale.
  4. Darsi il tempo necessario per riguadagnare le proprie forze.

Minerva Medina

Cell. 3470803917